lunedì 27 febbraio 2012

Si attende il responso dell’EMA su un nuovo farmaco per la cura della sclerosi multipla

E' di qualche giorno fa la notizia che l'Agenzia Europea DEL Farmaco (EMA) ha accettato la richiesta per la vendita sul mercato del teriflunomide. La richiesta, portata avanti dalla società Genzyme del gruppo Sanofi, è il primo step verso l'iter di approvazione di questa tipologia di medicinali nell'Unione Europea, la cui somministrazione giornaliera con trattamento orale si è dimostrata efficace nel trattamento di alcuni tipi recidivanti malattia sclerosi multipla. Tuttavia affinchè si giunga alla completa approvazione del farmaco, lo stesso dovrà essere sottomesso ad una serie di revisioni molto approfondite da parte della stessa Agenzia. La stessa richiesta di commercializzazione del medesimo farmaco è per ora all'analisi anche negli Stati Uniti da parte della Food & Drug Administration (FDA). Lo scopo prioritario dell'immissione in commercio di questo farmaco è dunque quello di far partire il percorso per l'autorizzazione alla commercializzazione il che consentirebbe la prescrizione del farmaco anche nell'Unione Europea. Il via libera alla procedura di richiesta di autorizzazione alla vendita consente infatti di far partire processo di revisione da parte di EMA, senza il quale il medicinale non può essere venduto. Si deve ricordare che teriflunomide è una terapia orale immunomodulante detta anche disease-modifying, cioè capace di modificare la storia di una malattia e non solo di celarne i sintomi, caratterizzata in aggiunta da proprietà antiinfiammatorie ed ora utilizzata nel trattamento della sclerosi multipla. Teriflunomide arresta la proliferazione e la funzionalità dei linfociti T e B attivati – ritenuti responsabili delle conseguenze più preoccupanti provocati dalla Sclerosi Multipla. Al momento sono 5 gli studi su teriflunomide intrapresi o in corso, il che fa di di questa cura uno dei più ampi programmi clinici mai intrapresi in relazione allo sviluppo di questa patologia. Il programma di trattamento andrà infatti ad interessare più di 5.000 persone in 36 paesi diversi.

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