lunedì 5 marzo 2012

Finanziamenti e banche: cambio di regole

Le banche sono sul piede di guerra e non sembrano per nessun motivo disposte ad assumere nuovo emendamento presentato dal governo che secondo le loro ragioni renderà molto più complesso il trattamento dei finanziamenti rapidi. L'emendamento presentato dal Governo infatti dispone la nullità delle clausole contrattuali sulle commissioni a favore delle banche quando queste accordano dei prestiti. Nella sostanza scompaiono tutte le clausole collegate a 2.000 miliardi di finanziamenti accordati dagli istituti all'economica reale, cioè alle famiglie, alle imprese, alla Pubblica Amministrazione, alle società finanziarie, andando così ad indebolire le banche stesse. Proprio per tale motivo e per protestarecontro l'emendamento del Governo il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, e tutto il comitato di presidenza si sono dimessi. Per Mussari infatti se la norma fosse confermata il rischio sarebbe quello di determinare un allontanamento delle banche straniere dall'Italia, eventualità a sua volta porterebbe a rivedere il sistema del credito ad imprese e famiglie. A rischio anche la difesa di oltre 300mila bancari , i quali evidenziano che si continuerà ad insistere sui ricavi bancari anziché sulla trasparenza, l'occupazione nel settore potrebbe avere duri contraccolpi.

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